Mostra mercato della ceramica

Artigiani provenienti da tutta Italia e dall’estero espongono e vendono le proprie opere in ceramica.

Civico 37 – Info point della Scuola di Ceramica di Montelupo Fiorentino con informazioni sulle attività svolte e la proposta formativa della scuola;

Civico 36Mostra personale dell’artista Luciano Cinotti dal titolo “Ed è subito Luciano Cinotti”, a cura dell’Unione Fornaci della Terracotta;

Performance artistica di danza a cura della scuola di danza Art Lab Triboo di Montelupo Fiorentino.

Civico 37 – Galleria
“Non è tutto oro. Variazioni contemporanee sul lustro metallico e le sue imitazioni”

mostra a cura di Benedetta Falteri e Alessio Ferrari

Un progetto curatoriale riservato agli artisti ceramisti sul tema del lustro metallico e le sue imitazioni. La decorazione a terzo fuoco, e la sua caratteristica imitazione, ottenuta da uno smalto arancio intenso, presente nella produzione montelupina dalla dalla fine del XV secolo, all’inizio del periodo storico di massima espansione della “Fabbrica di Firenze”, racchiude in sé molti significati esplorabili: la preziosità, la lucentezza, i riferimenti allo stile moresco con i suoi richiami alla cultura islamica, transitati dal Maghreb e dalla Spagna, l’arte come veicolo di contaminazione culturale che si muove per le vie del Mediterraneo. E, inoltre, la sostenibilità del lavoro quotidiano delle fornaci, che trovano soluzioni e codificano stili propri, con propri mezzi. Una dinamica complessa che consente una rilettura del movimento culturale che influenza il mercato, il consumo di stile e moda, i simboli apparentemente lontani, proiettati in un consumo quotidiano più o meno consapevole, ieri come oggi. Opere, installazioni, performance e workshop di Ivana Antonini, Patrizio Bartoloni, Stefano Bartoloni, Giulia Cantarutti, Giulia Alba Chiara Bono, Shilha Cintelli, Veronica Fabozzo, Carlotta Fantozzi, Andrea Susanne Heinisch, Sergio Pilastri, Karin Putsch – Grassi, Riccardo Rinaldi, Paola Ramondini, Paola Staccioli, Paolo Staccioli, Beatriz Irene Scotti, Eugenio Taccini, Serena Tani, Marco Ulivieri.

Appuntamenti in mostra:

Opening, aperitivo con i curatori e con gli artisti: sabato 17 giugno ore 19.00

Workshop di Kintsugi con Veronica Fabozzo.

Laboratorio dedicato all’arte giapponese del riunirne i frammenti degli oggetti rotti impreziosendone le cicatrici con l’utilizzo di un collante misto a oro. Il workshop è adatto ad un pubblico adulto. Max 12 partecipanti, che dovranno portare un proprio oggetto in ceramica rotto che sarà ricomposto e riparato con la tecnica del Kintsugi durante il workshop, e poi restituito nel suo nuovo aspetto.

Partecipazione Euro 10.00: sabato 17 giugno ore 21.30

Info & booking: info@museomontelupo.it Ph. 0571/1590300

Lungo-Pesa Moustiers Sainte Marie

Dopo “Pantha Rei” di Ligama, “Costellazioni” di Waldon, e “Ballons” di Giorgio di Palma, nel corso di Ceramica 2023 Facto regalerà alla città una nuova installazione site specific grazie ad nuova preziosa collaborazione tra i creativi dell’associazione e Giorgio di Palma, artista di Grottaglie. L’opera celebra in chiave POP il legame tra il territorio e il torrente Pesa. Il linguaggio è di nuovo quello della “Street art” reinterpretata in chiave ceramica, che con la sua tridimensionalità ha la grande capacità di “invadere lo spazio” avvicinando lo spettatore e coinvolgendolo in modo inaspettato. Come già le altre opere realizzate diffusamente nel tessuto urbano, anche questa affronta un tema importante e noi molto caro come quello della vita del torrente Pesa, la sua grave siccità nel periodo estivo e il valore intrinseco dell’acqua. Il linguaggio artistico è però quello che più ci appartiene: inconsueto, immediato e fruibile da tutti per riportare, ancora una volta, l’arte al centro, della nostra vita, della nostra città e del nostro sentire.

Palazzo Podestarile, via Baccio da Montelupo, 45
“Us & Them. Generazioni e stili della ceramica di Montelupo”

a cura di Christian Caliandro.

La mostra ha il compito di indagare le diverse generazioni della ceramica di Montelupo, con un confronto tra gli artisti che hanno incentrato la propria produzione su elementi fortemente figurativi e le generazioni dei nuovi ceramisti che, al contrario, hanno rarefatto il proprio codice stilistico verso la sintesi e il design. Opere di Eugenio Taccini, Lelio Rossi, Marino Pallanti, Beatriz Irene Scotti, Carlotta Fantozzi, Ivana Antonini, Stefano Bartoloni, Dario Vignozzi, Patrizio Bartoloni, Vittorio Cavallini, Valentina Batini, Marco Ulivieri.

FATTORE C

Fattore C – Ceramica negli spazi urbani, a cura di Benedetta Falteri, Alessio Ferrari, Lorenza Camin
Una call ha selezionato interventi artistici sul tema della manifestazione a cura di artisti contemporanei che intervengono negli spazi del borgo.

Il quartiere del Palazzo Podestarile, la Fornace e il MMAB (Montelupo Museo Archivio Biblioteca) ospiteranno le project room degli artisti.

Palazzo Podestarile, via Baccio da Montelupo, 45
Al palazzo podestarile i lavori di Rachel Morellet (En forme), Simona Ragazzi (99 love bricks), Anna Zocchi con Chris Barbara Barnini, Lisa Cappellini, Lucrezia Evola, Matilda Corsi, Margherita Marrani, Sandra Favilli (Scarabeo, giochi di parole e pratiche di relazione), Shilha Cintelli (Come vuoti a perdere, studi sulla mancanza, 2020/2023), AdMa, duo artistico di Adriana Giannini e Mariano Luigi Paternoster (Rewind).

Fornace del Museo, via Giro delle Mura
Alla Fornace del Museo i lavori di Mirko Marcolin con Chiara Zanellato, Giacomo Scapin e Giulia Gasparotto (Ceramiscopio: buona visione!) e di Elisa Zadi (Mondi Possibili, Satus – Tempora)

MMAB, piazza Vittorio Veneto 11
Negli spazi del MMAB i lavori di Halima Murgia con Pauline Hosse – Hartmann e Joanna Marshall Cook (A thing that hold something else), Associazione Séte con la direzione artistica di Andrea Maestrelli in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti, prof.ssa Anna Luppi e Prof. Michele Guido (Montelupo si Mostra), Alessandro Musumeci con Clara Camille J Chasse, Mariapaola Diversi e Beatrice Giovannini (Scritto ignoto).

Museo della ceramica, piazza Vittorio Veneto 11

Uffizi: una galleria di confronti” a cura di Lorenza Camin e Alessio Ferrari

Fin dalla fine del 1200, Montelupo Fiorentino si distingue come uno dei più importanti centri di produzione di ceramiche, come attestano le fonti storiche e iconografiche e la straordinaria quantità di reperti rinvenuti sia negli scavi archeologici compiuti all’interno di questo antico borgo medievale -attualmente conservati al Museo della Ceramica- sia in contesti del nord-Africa e delle Americhe.

Nel XV secolo, raggiunge il suo massimo splendore, quando i manufatti dei maestri ceramisti della cosiddetta “Fabbrica di Firenze” sono richiesti dalle più nobili casate fiorentine, come la famiglia Medici.

Fra le tante testimonianze, spiccano i piatti con lo stemma papale di Leone X, il cui ritratto del Bronzino è conservato alla Galleria degli Uffizi. Il confronto fra la splendida miniatura e i piatti e boccali con gli stemmi medicei è la prova evidente degli stretti legami di committenza che legavono le botteghe di Montelupo ai signori di Firenze. La ceramica di Montelupo è però essa stessa protagonista della vita di tutti i giorni, come dimostrano quei quadri con nature morte e raffigurazione di ambienti casalinghi (cucine, dispense, mense, etc.) la cui fortuna abbraccia tutto il XVII secolo. E’ il caso del dipinto di Jacopo Chimenti, detto l’Empoli, dal titolo Dispensa con testa e piede di porco, testa di vitello tacchino, pollame e altre vivande in cui sono riconoscibili due contenitori la cui forma e decorazione rimandano sicuramente alla produzione di Montelupo.

La presenza di queste maioliche, oltre a conferire immediatezza e vivacità alla scena raffigurata, arricchisce le conoscenze archeologiche sui vari modi d’impiego effettivo di questi manufatti.

In questo caso, l’’esposizione presenterà un dialogo non solo tra la tavola dell’Empoli e le ceramiche raffigurate, ma anche con altre con soggetti riconducibili all’abbondanza della tavola e ai prodotti della caccia.

“Il Rosso di Montelupo Deconstructed” di Eloisa Gobbo.

in mostra, a cura del Museo della Ceramica, l’opera dell’artista Eloisa Gobbo, vincitrice del premio di residenza della Fondazione Museo Montelupo assegnato dalla Biennale di ceramica contemporanea di Manises.

L’ installazione site specific è ispirata al Rosso di Montelupo (bacile decorato a grottesche, siglato dall’autore con la firma LO, della bottega di Lorenzo di Piero Sartori, datato 1509, protagonista della collezione del museo) e si pone in dialogo con il capolavoro della maiolica rinascimentale nella sala dei capolavori del Museo.

Mani in pasta (2023) e Laboratori Montelupo (2020 – 2023)

Restituzione espositiva dei workshop degli studenti del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze (DIDA) coordinati dal prof. Francesco Collotti e dall’arch. Giada Cerri.

Ceramiche dalla Campania

In mostra alcuni lavori dei ceramisti delle città campane dell’Associazione Italiana Città della Ceramica (AICC) ospiti delle associazioni Strada della Ceramica di Montelupo e Unione delle Fornaci della Terracotta. Espongono Daniele D’Acunto, Giuseppe Cicalese e Pierfrancesco Solimene (Cava de’ Tirreni), Elisabetta D’Arienzo e Lucia Carpentieri (Vietri sul Mare), Elvio Sagnella (San Lorenzello).

 

Centro ceramico sperimentale, Via Gramsci

Open day – visite guidate interne alla scuola

Presentazione delle attività didattiche e visita alla Scuola. È possibile prenotarsi alle visite in programma contattando la segreteria al numero 0571 1590007 o scrivendo all’indirizzo info@scuolaceramica.com

 

Mostra “Il Pinguino di Charcot”

In collaborazione con ACMT RETE Associazione Nazionale di Volontariato ODV per la malattia di Charcot Marie Tooth

Grazie alla collaborazione avviata tra la Scuola di Ceramica e l’ACMT (Associazione Charcot Marie Thoot) – RETE, che ha coinvolto gli allievi dei corsi della Scuola, sono stati prodotti dei pinguini in ceramica ispirati al simbolo dell’associazione stessa. La scelta di realizzare la figura del pinguino è legata alla patologia neurologica genetica ereditaria, classificata tra le malattie rare, che interessa i nervi periferici del controllo, del movimento e sensoriali. Il pinguino, agile in acqua ma goffo sulla terraferma, è il simbolo di tutti coloro che sono affetti da questa malattia.

KINTSUGI – L’arte di riparare con l’oro.

Dimostrazione a cura della restauratrice Barbara Flavia Di Matteo sull’arte giapponese di riparare la ceramica con l’oro.

 

“LO STIL NOVO – CERAMICA FUTURA. Dal modello digitale alla stampa 3D”

Mostra a cura di Creatori di Emozioni e Sauro Mori, in collaborazione con il Centro Ceramico Sperimentale e Colorobbia