Terre di Spezierie: Ceramiche di Montelupo per Santa Maria Nuova e le farmacie storiche della Toscana

a cura di Lorenza Camin e Alessio Ferrari

Museo della Ceramica, Piazza Vittorio Veneto 11. Orario di apertura: 9.00 -24.00

Il ruolo della manifattura di Montelupo Fiorentino per le spezierie ospedaliere, private e conventuali della Toscana è restituito attraverso una mostra diffusa, che ha i suoi punti focali nel Museo della Ceramica di Montelupo e presso l’Ospedale di Santa Maria Nuova e che toccherà, con un itinerario regionale, le istituzioni museali e i luoghi più significativi di questa testimonianza storica e civile della Toscana.

Le ceramiche esposte in questa mostra testimoniano il secolare rapporto di committenza e collaborazione che legava le manifatture montelupine ai luoghi più attivi nell’assistenza alla salute della Toscana. Fin dai primi decenni del Quattrocento, infatti, i maestri vasai di Montelupo producevano ceramiche per le più antiche e note spezierie ospedaliere, conventuali e private della Toscana, come confermano i numerosi frammenti di recipienti da farmacia rinvenuti negli scarichi di fornace scavati a Montelupo negli ultimi cinquant’anni. I contenitori per medicamenti, abbelliti con gli stessi decori e rivestiti dello stesso smalto delle raffinate maioliche da tavola, assicuravano una perfetta conservazione delle sostanze racchiuse al loro interno, erano facili da pulire e non rilasciavano odori. Anche il Ricettario fiorentino, edito nel 1499 e considerato la prima farmacopea, consiglia di conservare alcuni preparati “in vasi grossi di terra invetriati”. Piero di Domenico di Checco, nel 1420, fu il primo orciolaio di Montelupo a comparire negli elenchi di spese dell’ospedale fiorentino di Santa Maria Nuova e marche di botteghe montelupine sono attestate nelle dotazioni vascolari delle spezierie conventuali di Santa Maria Novella e San Marco a Firenze e in quelle degli ospedali Serristori a Figline Valdarno e Santa Fina a San Gimignano. La grande presenza di maioliche a destinazione farmaceutica riferibili a Montelupo nelle maggiori collezioni museali e private, sia in Italia che all’estero, conferma i consistenti ordini ricevuti da questo piccolo borgo del Valdarno dal XV al XVII secolo.

Cantieri Montelupo, arte contemporanea ceramica e relazione

a cura di Christian Caliandro

Via XX Settembre, 37 e muro di argine del fiume Pesa

Orario di apertura: venerdì 21 giugno 17.00 -24.00

sabato 22 e domenica 23 giugno: 10.00-13.00 e 17.00-24.00

Sono giunti alla loro terza edizione Cantieri Montelupo, progetto della Fondazione Museo Montelupo a cura di Christian Caliandro realizzato con il sostegno del bando di iniziativa regionale Toscanaincontemporanea2023: gli artisti coinvolti sono stati Maria Palmieri, Roxy in the Box, Alessandro Scarabello e Anna Capolupo.

La fotografa Maria Palmieri ha dato vita a un’innovazione sorprendente della fotoceramica, con un lavoro radicalmente sperimentale sulle superfici e sull’interazione tra immagine fotografica, smalto e cotture, attivando ancora una volta una delle sedi principali dell’immaginario montelupino: il torrente Pesa.

Quella di Roxy in the Box è un’opera che si concentra sulla fusione tra memoria individuale e collettiva del paese, che nasce dal rapporto tra Montelupo Fiorentino e la villa medicea dell’Ambrogiana, divenuta manicomio criminale negli ultimi anni dell’epoca lorenese e OPG (Ospedale Psichiatrico Giudiziario) dagli anni Settanta del Novecento fino al 2017. Nell’installazione in due parti dal titolo On the Air, troviamo una poltrona con lo schienale ricoperto di rose, simbolo di benessere e serenità, che poggia su una serie di lastre dipinte dai residenti nel corso dei workshop legati alla residenza, con i ricordi dei propri momenti felici (Quante rose hanno un nome?); la poltrona è circondata da cinque megafoni ricoperti con diversi motivi (sigarette, caramelle, lamette, spine, ancora rose) che rappresentano invece le voci degli internati, voci che trovano in quegli elementi occasionali momenti di sollievo e che spesso venivano udite dagli abitanti (Siamo tutti sordi).

I pittori Alessandro Scarabello e Anna Capolupo hanno trasferito nel territorio della ceramica la fase creativa in cui si trovano in questo preciso momento. Quindi, Scarabello – a partire dall’esperienza degli Heretic Exercise, l’originale serie di dipinti a cui si è dedicato negli ultimi anni – ha cominciato a testare il suo stile su mattonelle, pezzi, frammenti di materiale refrattario. Anna Capolupo ha innanzitutto realizzato i suoi “biscotti” dipinti a smalto (Cecità e Afonia), oggetti a metà tra dipinti, sculture, oggetti devozionali e rituali ispirati a una tradizione antichissima, ancestrale della Calabria.

Il percorso della mostra è completato dall’installazione permanente di due pannelli sul muro di argine del fiume Pesa, realizzati da Alessandro Scarabello e Anna Capolupo.

SPICE, Alchimie in ceramica

a cura di Benedetta Falteri

Palazzo Podestarile, Via Baccio da Montelupo, 45

Orario di apertura: venerdì 21 giugno 17.00 -24.00

sabato 22 e domenica 23 giugno: 10.00-13.00 e 17.00-24.00

Gli artisti della strada della ceramica attraverso sculture, installazioni, workshop e performance rielaborano il tema della mostra “Terre di Spezierie: le ceramiche di Montelupo per Santa Maria Nuova e le farmacie storiche della Toscana”.

La rilettura richiesta agli artisti riguarda un uso particolare della ceramica di Montelupo nella storia che attestano un ruolo importante della manifattura di Montelupo nella produzione e fornitura di oggetti, di forme caratteristiche e decorazioni raffinate, per le farmacie storiche della Toscana.

La ceramica contenitore perfetto di unguenti, medicamenti, profumi e spezie, ma anche contenitore di valori immateriali e simbolici come la cura, la bellezza, l’armonia e il benessere. Forme e decorazioni, estremamente curate, che accompagnano gesti e conservano sostanze ed essenze. Un uso della ceramica non domestico, ma sempre legato alla sfera quotidiana della vita, e che evidenzia contenuto e contenitore, stile e bellezza, funzionalità e resistenza dei materiali, aprendo una riflessione sulla restituzione, nella contemporaneità, dei numerosi concetti che possono esservi applicati, e che abbiamo voluto riassumere nel concetto di alchimia.

L’Attimo prima

di Francesco Binfaré

Fornace del Museo, Via Giro delle Mura, 70

Orario di apertura: venerdì 21 giugno 17.00 -24.00

sabato 22 e domenica 23 giugno: 10.00-13.00 e 17.00-24.00

Francesco Binfaré, designer milanese, classe 1939, avvia il suo rapporto con la ceramica di Montelupo nel 2021 con il progetto “Ceramica Dolce”, a cura di Silvana Annicchiarico, durante il quale avvia una collaborazione con le Ceramiche d’Arte Dolfi di Ivana Antonini, dando vita all’installazione “Angeli oggi”. “L’Attimo prima” prosegue nell’indagare la figura dell’angelo, con una riflessione che continua un percorso di ricerca tra immaginazione, realtà e identità. Binfaré presenta a Montelupo Fiorentino la grande figura in terracotta realizzata con Ivana Antonini e Vittorio Cavallini, allestita al Fuori Salone 2024 all’ADI Museum di Milano, e documenta lo sviluppo del progetto attraverso un lavoro installativo di sculture e disegni.

Ceramic No Borders

Centro ceramico sperimentale, via Gramsci, 8

Orario di apertura: 10.00-13.00 / 15.00-20.00 / 21.00 – 24.00

Una mostra dove i confini tra design ed esperienze artistiche si fondono grazie alla collaborazione fra allievi, ceramisti e designers. Le visioni ceramiche riproposte nelle opere degli allievi della Scuola di Ceramica Nataliya BABAYAN, Iana NABIEVA, Alexey SHISHULIN mettono in luce linguaggi diversi che si mischiano all’esperienza e alla tradizione italiana, mentre Cecilia GRIVA, studentessa di Design di Prodotto all’Accademia Italiana di Firenze, presenta la collezione di lampade “Monile”, frutto di un intenso dialogo con i tecnici della Scuola di Ceramica che l’hanno guidata in una approfondita esperienza di produzione ceramica.

Ceramica futura

Centro ceramico sperimentale, via Gramsci, 8
Orario di apertura: 10.00-13.00 / 15.00-20.00 / 21.00 – 24.00

“Ceramica Futura” è il cuore pulsante di una nuova visione artistica e produttiva. Un laboratorio all’avanguardia, un luogo dove la tradizione ceramica incontra le tecnologie più innovative per giungere a nuovi potenziali artistici e produttivi, uno spazio dedicato all’esplorazione delle potenzialità offerte dalla stampa 3D per ceramica e ad altre tecnologie. Insieme a Creatori d’Emozioni, Simone Pastore, Claudio Campana e Daniele Nencini, professionisti e istruttori della Scuola di Ceramica, viene presentato il processo che dalla modellazione digitale conduce alle nuove tecnologie di stampa, con l’obiettivo di innovare e sviluppare nuove tecniche produttive che possano ridisegnare il futuro del settore. Nell’occasione verrà realizzato con la stampa 3D ceramica il logo dell’Osservatorio Astronomico “Beppe Forti” K83 di Montelupo. Il GRAM – Gruppo Astrofili di Montelupo sarà presente presso la Scuola con una presentazione delle loro attività.