Mostro di Firenze: la storia dal punto di vista delle vittime

Al MMAB prevista la presentazione del libro scritto da Eugenio Niccolini e Edoardo Orlandi. Appuntamento per giovedì 24 ottobre

giugno 1981 – Scandicci, Mosciano – Nel Giugno del 1981, due giovani fidanzati vengono uccisi in auto mentre erano appartati alla ricerca di un po’ di intimità. È l’inizio di un incubo per la città di Firenze che scopre in quegli anni il lato più oscuro delle sue verdi colline: Il Mostro di Firenze.”

Inizia così il primo episodio del podcast “Nessuno. Il Mostro di Firenze” da cui è tratto il libro che sarà presentato al MMAB di Montelupo Fiorentino, il prossimo 24 ottobre alle 17.45.

Un drammaturgo, Eugenio Niccolini e un avvocato criminologo, Edorado Orlandini, sono gli autori di “Nessuno. Voci nella storia del mostro di Firenze”. Alla presentazione assieme agli autori sarà presente il giornalista Stefano Brogioni. L’incontro sarà moderato da Lorenzo Tombelli e introdotto dall’assessora comunale alla cultura Aglaia Viviani. L’ingresso alla presentazione è gratuito.

Un libro sul mostro di Firenze, ma non il solito libro. Niente focus sull’efferato serial killer, niente ricostruzioni processuali, ma il punto di vista inedito, quello delle vittime. È questo il taglio di “Nessuno. Voci nella storia del mostro di Firenze” (Giunti, 2024).

Il libro scaturisce dall’esperienza del podcast già di successo, “Nessuno – Il mostro di Firenze”. Come spiegano gli autori, il libro non vuole ricostruire la vicenda storica e processuale, che rimane sullo sfondo, ma approfondire la storia personale delle vittime e dare loro voce. A parlare, infatti, sono per la prima volta i protagonisti: i sedici ragazzi che nella notte sbagliata si sono trovati, senza colpa, nel luogo sbagliato; e poi i parenti, gli amici, gli inquirenti, i giornalisti, in una narrazione corale toccante e mozzafiato che ha i toni della fiction ma l’accuratezza del migliore true crime.

Alcune passaggi sono quindi romanzati e si tratta di un’opera di fantasia, sebbene con una grande attinenza alla realtà e basata sugli atti processuali, che l’avvocato e criminologo Edoardo Orlandi ha studiato molto approfonditamente.