CANTIERI MONTELUPO
Arte contemporanea, ceramica e relazione
a cura di Christian Caliandro
Artisti in residenza:
MARIA PALMIERI
ROXY IN THE BOX
ALESSANDRO SCARABELLO
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Cantieri Montelupo, arte contemporanea, ceramica e relazione, è il programma di residenze artistiche, workshop e talk diretto da Christian Caliandro per la Fondazione Museo Montelupo che intende indagare a approfondire la relazione tra arti visive e la ceramica. Sono ospiti dell’edizione 2023 gli artisti Maria Palmieri, Alessandro Scarabello e Roxy in the Box.
Durante il talk saranno presentati i percorsi di residenza artistica
Aperitivo con gli artisti in giardino al termine
Attività gratuita
Sabato 17 giugno h. 19
Fornace del Museo Montelupo
Via Giro delle Mura, 70
Info & booking:
info@museomontelupo.it
Ph. 0571/1590300
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GLI ARTISTI E LE RESIDENZE 2023
MARIA PALMIERI
https://www.instagram.com/mary_palmers/
http://rumorepair.tumblr.com
Nata a Foggia nel 1986 dove lavora come fotografa freelance. Docente di fotografia di ritratto a Bari presso F.project – Scuola di Fotografia e Cinematografia e presso Creo Gallery a Foggia Dal 2016 ha tenuto numerosi corsi e workshop di fotografia (base, intensivi, di esplorazione del territorio, per bambini e di fotografia terapeutica per pazienti psichiatrici) con Rumore Studio a Foggia e in provincia con la Scuola Itinerante di Fotografia.
Laureata in Giurisprudenza con una tesi sul diritto dell’ambiente, ha conseguito poi il Master di II Livello in Critica Sociale della Contemporaneità – Globalizzazione e Diritti Umani, con una tesi in  tudi di genere.
Ha studiato fotografia alla ISSP in Lettonia con l’artista Taiyo Onorato e a Napoli con il Laboratorio Libero di Mario Spada.
Nel 2016 tiene una lecture per la rivista filosofica Logoi.ph sul tema Filosofia e Fotografia presso il Museo Civico di Bari, poi pubblicato sull’omonima rivista. Nel maggio 2020, sempre al Museo Civico di Bari, partecipa ad Abbecedario della Cittadinanza con un seminario dialogico sullo stesso tema.
In duo con il collega di Rumore Pair nel 2016 vince la Open Call del Gibellina PhotoRoad e il Prix du Publique del Prix Levallois pour la jeune creation photographique internationale. Ha esposto a Gibellina (Sistema delle Piazze), a Parigi (Galerie de l’Escale), a Milano (BASE), a Foggia (Museo Civico, Palazzetto dell’Arte Andrea Pazienza e Creo Gallery).  I lavori sono stati pubblicati su British Journal of Photography, Vice ID France, Maps Magazine, Il Manifesto, OpenMigration, Dispensa.
ROXY IN THE BOX
Residenza dal 9 al 15 settembre
Workshop 9 e 10 settembre
Roxy in the box inizia il suo percorso artistico presso l’istituto d’arte Filippo Palizzi di Napoli e si specializza in affresco presso l’istituto edile la Dozza di Bologna. Ma è a Napoli che decide di insediare le sue radici attraversando tutte le esperienze di vita e dolore che caratterizzato questa controversa città. È da questo immenso microcosmo che insorge il suo occhio critico nei confronti della società contemporanea pronto ad indagare, colpire, schernire e smascherare tutto ciò che risiede aldilà del box. L’arte visiva il suo campo d’indagine, silenziosa ma che tocca in profondità. Pittura, video, installazione, performance; azioni e PULP_azioni che comunicano l’arte attraverso il corpo. Cinema e letteratura i suoi punti di inspirazione. Internet il suo terzo braccio; musica il sedativo e l’ anfetamina. Roxy in the box usa come mezzo la POP ART e tutto ciò che risiede sulla superficie utilizzandone a pieno linguaggi ed icone. Annessa ad essa vi è un’altra componente che le permette di andare ben oltre la pop art stessa ovvero la riflessione, l’individuo e i suoi turbamenti, la sua sofferenza e la sua solitudine. Il colore? Serve a vestire il suo nero come essa stessa definisce. È dal suo box che rende universale il suo messaggio outside the box. Dal 1999 inizia il suo percorso che le permette di esporre in musei ,gallerie e sedi istituzionale in Italia ed all’estero. Tra le maggiori esposizioni vi sono: “La Sposa Madre” al Museo Cappella Sansevero, “Acthung! Acthung! “All’Ex-Gil di Roma a cura di Micol di Veroli e Barbara Collevecchio, “L’Impresa dell’Arte” al museo Pan di Napoli a cura di Julia Draganovic, “N.EST 2.0 the making of the city/disegna la tua città” al museo Madre di Napoli, “Arredo Palazzo Italia”, a cura della Farnesina a Belgrado , “Cow Parade” in Piazza della Signoria a Firenze. Roxy in the box ha collaborato attivamente allo start up del format “Snack di valori” a cura della videometrò Napoli. Nel 2008 a seguito di un premio vinto alla Seagate creative Fund il regista Massimo Andrei ha diretto il documentario “Schiaffilife” vita e opere di Roxy in the box, presentato in anteprima ad Artecinema a cura di Laura Trisorio, nonché vincitore del festival Artecinema di Bergamo. Nel 2010 è nata la collaborazione tra Carpisa e l’artista alla quale è stato commissionato la realizzazione di un manifesto per illustrare il progetto “Green “Revolution”. Protagonista assoluta sia nel 2004 di”KItakkat” a cura Di Gianluca Marziani_Galleria Stop.Sistema Creativo _Roma e poi nel 2005 con La “Svernissage” A cura di Antonio Arévalo_Galleria Studio Fontane_Viterbo_testi in catalogo di Vittoria Biasi e Antonio Arévalo. come in “Message in a bubble”_a cura di Micol di Veroli_Dora Diamanti arte contemporanea_Rome. Sperimentando persino il campo discografico, la ritroviamo in due compilation musicali con la canzone “T’aggià scassà ‘o sanghe”: Madrenalina a cura del museo Madre (progetto di Ciro Cacciola) e Cafè del Friariello prodotto dalla Graf editore e curato dal dj Gianni Simioli. Collabora inoltre con critici e curatori d’arte quali Julia Draganovic, Gianluca Marziani, Antonio Arévalo, Anita Pepe e Micol Di Veroli. Il percorso di Roxy in the box è oggi orientato verso l’investigazione di fotografia e video attraverso azioni performative non-live : vive davanti all’obiettivo come se eseguisse una performance con taglio tonico e sguardo pittorico e di composizione che non abbandonerà mai. Pronta ancora una volta a svelare ciò che resta inside or outside the box.
ALESSANDRO SCARABELLO
Residenza dal 16 al 23 settembre
Workshop 16 e 17 settembre
Alessandro Scarabello è nato a Roma nel 1979. Lavora tra Roma, Firenze e Bruxelles. Oltre alla sua pratica pittorica, è co-fondatore e co-direttore di MODO, associazione culturale per l’arte contemporanea a Bruxelles, e docente presso la Nuova Accademia di Belle Arti (NABA) di Roma.
“La pittura mi permette di allontanarmi dal flusso incessante dell’attività umana e guardarla scorrere davanti a me. È un privilegio dipingere un quadro in un paesaggio saturo di immagini digitali. Credo che questa sia una posizione radicale che mi permette di concentrarmi sulla mia stessa natura e autonomia di individuo, di interpretare gli eventi della vita personale e non attraverso le infinite possibilità di questo mezzo.”
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IL CURATORE | Christian Caliandro
Christian Caliandro (1979) è storico, critico d’arte contemporanea e curatore. Ha insegnato presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia e insegna presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Tra i suoi libri: La trasformazione delle immagini. L’inizio del postmoderno tra arte, cinema e teoria, 1977-‘83 (Mondadori Electa 2008), Italia Reloaded. Ripartire con la cultura (Il Mulino 2011, con Pier Luigi Sacco), Italia Revolution. Rinascere con la cultura (Bompiani 2013), Italia Evolution. Crescere con la cultura (Meltemi 2018), Tracce di identità dell’arte italiana. Opere dal patrimonio del Gruppo Unipol (Silvana Editoriale 2018), manuale Storie dell’arte contemporanea (Mondadori Education 2021) e L’arte rotta (Castelvecchi 2022). Dirige la collana “Fuoriuscita” per l’editore Castelvecchi. Dal 2004 al 2011 ha diretto le rubriche inteoria e essai su “Exibart”; dal 2011 cura la rubrica inpratica su “Artribune”. Collabora inoltre con “minimaetmoralia” e “che-Fare”, e dal 2017 dirige insieme a Angela D’Urso La Chimera–Scuola d’arte contemporanea per bambini presso TEX, ExFadda, San Vito dei Normanni (BR). Ha curato numerose mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati, tra cui: The Idea of Realism/L’idea del Realismo, American Academy in Rome, Roma (2013); Concrete Ghost/Fantasma Concreto, American Academy in Rome, Roma (2014); Amalassunta Collaudi, Museo Licini, Ascoli Piceno (2014); Sironi-Burri: un dialogo italiano (1940-1958), CUBO-Centro Unipol Bologna (2015); Cristiano De Gaetano: Speed of Life, Fondazione Museo Pino Pascali, Polignano a Mare (2017); Now Here Is Nowhere. Six Artists from the American Academy in Rome, Istituto Italiano di Cultura, New York (2017); le quattro edizioni de La notte di quiete, ArtVerona, Verona, quartiere Veronetta (2016-2019); le sei edizioni del progetto Opera Viva Barriera di Milano, Flashback, Torino (2016-2021); il progetto Artista di Quartiere, Torino (2020); Z/000 GENERATION. Artisti pugliesi 2000>2020, Anche Cinema, Bari (2020); Fragile, galleria Monitor, Roma (2021); Cantieri Montelupo, programma di residenze artistiche, Museo della Ceramica, Montelupo Fiorentino (2021 e 2022).