Parole d’artista: a tu per tu con Valentina D’Amaro

“Lavorando da tanti anni sul paesaggio, che poi è sempre un paesaggio interiore, era interessante per me confrontarmi con la pittura su ceramica, che per le sue qualità intrinseche offre un’esperienza visiva molto particolare e affascinante. L’effetto tattile e sensoriale che risulta dall’uso delle colorazioni con gli ossidi e gli smalti è per me, che sono particolarmente sensibile agli aspetti psicofisici delle manifestazioni del colore, molto stimolante in quanto portatore di potenziali effetti visivi inediti rispetto alla mia pratica abituale. 

Sapevo tuttavia della difficoltà di controllo del procedimento, allora ho pensato di trasporre la mia idea di paesaggio in una forma che potesse sposare i supporti e la tecnica pittorica nel modo più essenziale possibile da una parte, ma lasciando anche idealmente molto spazio alla imprevedibilità (e alla sorpresa!) del risultato finale dall’altra. 

In realtà sapevo che questa esperienza si sarebbe svolta in stretta collaborazione con un artista ceramista, Sergio Pilastri, e che ci sarebbe stata uno scambio reciproco e un’assistenza tecnica d’alto livello professionale, come poi di fatto è stato. Sergio, infatti mi ha seguito con ammirevole dedizione, passo dopo passo, spiegandomi le fasi di lavorazione e gli accorgimenti tecnici. E’ stata una bellissima collaborazione che ha preso forma anche di dialogo e scambio ispirante, e non solo a livello artistico, ma anche a livello umano.”

Valentina D’Amaro Nata a Massa. Si è diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. V vive e lavora a Milano. Ha esposto in spazi pubblici e manifestazioni tra cui 54ma Biennale di Venezia; PAC, Milano; Palazzo Reale, Milano; Triennale, Milano; Palazzo della Permanente, Milano; Museo d’Arte Contemporanea di Lissone; Palazzo Parasi, Cannobio (VB); Villa Reale, Monza; Guang Dong Museum of Art, Canton, Cina; 2nd Prague Biennale, Praga; Hangart-7, Salisburgo; Barbican Centre, Londra. Vincitrice del 6° Premio Cairo Communication (2005). Nel 2016 il suo lavoro è stato incluso in Vitamin P3: New Perspectives in Painting pubblicato da Phaidon.