Vanni Montanari e Donato D’antonio sono i due musicisti che animeranno il secondo appuntamento del Ceramic Performance Festival con Sounds and ceramics, il concerto per chitarra, flauto e flauto di ceramica.

Questo ciò che raccontano i due artisti sulla performance e sul loro lavoro in generale: «Accostare la musica alla ceramica, per svelare le sottili analogie possibili fra la musica e la materia. Nell’arte moderna si è spesso manifestato quello che Mallarmè definì come il “demone dell’analogia”, cioè la propensione a leggere e ad interpretare qualcosa alla luce di qualcos’altro, nella speranza che ciò  possa illuminare gli aspetti oscuri di un’opera d’arte. Spesso sono nate fertili affinità fra compositori e artisti, come ad esempio fra Boulez/Klee, Nono/Vedova, Feldman/Rothko, Takemitsu/Mirò, Cage/Rauschenberg. Del resto anche la manipolazione e la proiezione del suono di Edgard Varèse, Karlheinz Stockhausen e Iannis Xenakis, indagano  i rapporti fra la musica, il suo dislocamento nell’ambiente e la materia.

Gli elementi costitutivi della ceramica, Terra – Fuoco – Acqua – Aria, rimandano al concetto ancestrale di natura. Entità dialoganti con la natura si trovano nel sublime giardino zen di Ryoanji a Kyoto, cui è ispirato l’omonimo brano di John Cage. In questo brano, sorprendentemente visionario e attuale, Cage trasferisce direttamente nella partitura le sagome delle quindici pietre che compongono il giardino, operando così un esplicito collegamento fra la materia, lo spazio e il suono. In questo caso il tape preregistrato che dialoga con gli esecutori è stato  realizzato con i suoni di tre flauti di materiali diversi, uno in ceramica, uno in legno ed un flauto basso in metallo, seguendo le indicazioni del compositore che definì Ryoanji un “giardino dei suoni”, eterogeneo e multitimbrico. Parlando di ceramica non poteva  mancare poi un omaggio alla Cina, culla di questa arte millenaria. Nei brani della compositrice di origini cinesi Chen Yi riecheggiano i suoni dei flauti tradizionali della musica della Cina Occidentale. Il programma si conclude con un brano appositamente scritto per l’occasione dall’affermato compositore Mauro Montalbetti:  “Asamashi II”, realizzato pensando ai suoni di un flauto in ceramica e di una chitarra.

Vanni Montanari e  Donato D’Antonio si sono già cimentati nel difficile compito di unire la musica alla ceramica, i brani che compongono il loro cd “Fremito Naturale” (2007) sono stati appositamente commissionati a cinque compositori italiani che si sono ispirati alle opere del grande artista e ceramista faentino Carlo Zauli.  In questo nuovo progetto essi cercano di andare oltre, usando “live” anche un flauto costruito in ceramica che utilizza l’antica scala giapponese Kokin-joshi. La ceramica del resto è stata utilizzata sin dall’antichità nella costruzione di flauti, percussioni e strumenti musicali in genere. Il flauto in ceramica utilizzato in questo concerto è stato elaborato e costruito dal ceramista/flautista Claudio Pisapia, che nel suo laboratorio Montis Pescalis Ceramics (Montepescali-Grosseto), produce strumenti musicali in bucchero, l’antica tecnica di lavorazione ceramica risalente all’età del bronzo. L’unione di tale tecnica con le antiche scale musicali giapponesi apre suggestive possibilità espressive, che rimandano all’antichità e all’universale rapporto fra la musica, la materia e la natura».

Vanni Montanari, flauto e flauto in ceramica

Donato D’Antonio, chitarra e chitarra percussiva


Musicisti eclettici e solidali, Donato D’Antonio e Vanni Montanari si sono formati artisticamente con grandi maestri internazionali e suonano stabilmente assieme dal 1996. Si sono esibiti nelle principali città italiane ed all’estero (Slovenia, Croazia, Germania, Finlandia, Giappone, USA) nell’’ambito di importanti festival, rassegne ed eventi musicali. Nel corso di questi anni hanno dedicato il proprio percorso artistico a specifici repertori musicali come l’Ottocento “biedermeier” ed operistico, la musica colta latino-americana, il repertorio contemporaneo e giapponese. Nel 2007 hanno inciso“Fremito naturale”, dedicato al ceramista faentino Carlo Zauli e presentato su Radio3 e Radio Slovenija,  tenendo concerti su invito dell’ Huragami Museum di Hagi (Giappone). Nel 2010 e nel 2014 hanno tenuto concerti e masterclass negli USA presso la Columbus State University, l’Hunter College di New York e la Susquehanna University (Pennsilvanya). Coinvolti nelle “nuove musiche”, partecipano attivamente a progetti artistici contemporanei e a collaborazioni con i compositori Gian Paolo Luppi, Mauro Montalbetti, Franco Cangini, Marco Biscarini, Francesco Telli, Paolo Geminiani, Rossella Spinosa, Shaefer Mahoney (USA), Martin Queralto (Argentina),  esibendosi anche in prime esecuzioni assolute. Nel 2016 hanno realizzato “The Other voices” per l’ etichetta londinese RMNmusic, ottenendo ottime recensioni dalla critica specializzata.

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Parole d'artista: a tu per tu con Vanni Montanari e Donato D’Antonio

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