Rabalà, la terra che suona, è un viaggio musicale mediterraneo con ceramiche e fiati tra l’antico ed il contemporaneo, presentato nella serata di chiusura del Ceramic Performance Festival 2019, il 23 giugno.

La performance prevede che i quattro musicisti costruiscano un dialogo sonoro basato su di un canovaccio prestabilito, utilizzando campane, udu, tombak, darbuka realizzati in ceramica dall’artista, oltre a due sassofoni baritoni e alcuni flauti e ocarine.

Il linguaggio musicale oscilla tra il free jazz nella matrice più vicina a Don Cherry, Albert Ayler e Ornette Coleman, e i ritmi tipici di Iran, India e Nord Africa.


Rabalà è un gruppo di ricerca sonora legato ai materiali ceramici composto da:

Gian Luca Babini: Percussioni ceramiche
Gianluca Fortini: Clarinetto basso
Fabio Cimatti: Sax Baritono
Enrico Versari: Percussioni ceramiche

Viene riunito dall’artista Enrico Versari nel 2011, quando esordisce a Laveno Mombello nel corso dei festeggiamenti dedicati al novantesimo compleanno di Antonia Campi.

Versari (già docente presso l’ISIA di Faenza) sintetizza in questo progetto gli studi effettuati in Iran sulle forme e gli strumenti della tradizione Persiana con quelli legati alla ceramica Faentina, affinando il rapporto che intercorre tra forma, materia e suono.

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