Una delle porte di accesso a Cèramica, piazza dell’Unione Europea, è dedicata alla ceramica di Montelupo nelle sue varie sfaccettature, dagli aspetti più tradizionali, alla formazione, dalla produzione all’innovazione e la ricerca. Il Centro Ceramico Sperimentale ha curato l’allestimento dei diversi spazi con l’obiettivo di presentare e far conoscere al pubblico la manifattura montelupina e le sue potenzialità.
PADIGLIONE DELLE DIMOSTRAZIONI. A cura dell’Associazione Unione delle Fornaci della Terracotta e dei ceramisti montelupini, in collaborazione con il Centro Ceramico Sperimentale
Uno spazio dedicato alle dimostrazioni relative alla produzione ceramica montelupina: dalla foggiatura a tornio, alla foggiatura tipica dei grandi manufatti da giardino (terrecotte), alla foggiatura di statuaria varia, alla decorazione soprasmalto e sottovetrina.
PADIGLIONE DELLA SCUOLA DI CERAMICA. A cura del Centro Ceramico Sperimentale e della Scuola di Ceramica di Montelupo
Spazio ancora alle diverse lavorazioni della ceramica, con dimostrazioni di tornio, decorazione, calcatura e modellazione a cura degli allievi dei corsi della Scuola e degli istruttori. All’interno si potrà trovare una piccola area espositiva dedicata a materiali, attrezzature e oggetti ceramici della scuola e di specifici produttori. La conoscenza della lavorazione ceramica potrà essere approfondita grazie a video, unitamente a workshop di natura tecnica in cui si spiegano al pubblico processi, materiali e sostanze per la realizzazione di rivestimenti ceramici, produzione di particolari stampi per la replica dei prodotti, applicazione dei rivestimenti e delle decorazioni su specifici supporti ceramici o su manufatti di altra natura. All’interno saranno anche esposti i programmi didattici della Scuola di Ceramica, le attività del Centro Ceramico, i prodotti di Colorobbia.
Il padiglione ospita
La bottega artigiana tra Rinascimento e rivoluzione digitale. In collaborazione con l’azienda montelupina Creatori d’emozioni, che durante la Festa illustreranno la possibilità di progettare oggetti in 3D e svilupparli con una stampante digitale (presente e attiva nel padiglione) per poi essere stampati e ceramizzati con le tecniche ceramiche più idonee. Qui si intende mostrare come lo sviluppo tecnologico velocizzi e ottimizzi la realizzazione di un’idea, e come cambi il processo creativo e produttivo grazie all’innovazione tecnologica. L’azienda Creatori d’emozioni con il progetto “Bottega Leonardo da Vinci” è stata selezionata ed è finalista nel concorso Milano Da Vinci indetto da Fondazione Accenture, Scuola Civica di Cinema Luchino Visconti e Comune di Milano. Hanno inoltre partecipato al Fuori Salone di Milano edizione 2019.
Colorobbia allestirà una parte del padiglione della Scuola di Ceramica con texture e colori dedicati alla ceramica, oltre ad una piccola rappresentativa di opere ceramiche di design della Bitossi Ceramiche.
Quattro temi per raccontare la ceramica di Montelupo
Materia e colore. In questa sezione sono esposti i pezzi realizzati da ceramisti montelupini che hanno sperimentato la materia in molte varianti abbinate ai rivestimenti, producendo particolarissimi cromatismi. Presenti anche alcuni pezzi provenienti dalla mostra “Demetrio Fanciullacci: Tradizione ed innovazione nella ceramica di Montelupo” a cura dell’Associazione Unione delle Fornaci della Terracotta.
Colore e trasformazione. Le ceramiche qui esposte sono prodotte da aziende e da ceramisti che producono oggetti di design o con forme e rivestimenti sperimentali. Trova spazio in questa sezione anche una piccola rappresentativa delle famose ceramiche di Paolo Staccioli.
Sfumature cromatiche. In questo spazio alcune aziende ceramiche montelupine propongono un tipo di produzione con cromatismi leggeri e sofisticati, dove l’oggetto evidenzia una particolare ricercatezza nel rivestimento ceramico e nella forma.
Tradizione e colore. Non può mancare anche una rappresentativa delle aziende che producono le classiche ceramiche montelupine legate ai secoli di storia che rappresentano la tradizione locale. I pezzi qua esposti suggeriscono un nuovo rapporto nella reinterpretazione dei decori e dei colori tipici delle ceramiche rinascimentali sottolineando una nuova visione estetica.